mercoledì 15 maggio 2013

I disturbi alimentari nella prima infanzia. Una prospettiva relazionale


Durante la prima infanzia l’alimentazione è l’attività sociale ricorrente che maggiormente influenza lo sviluppo della relazione tra madre e bambino. Il neonato è naturalmente predisposto a sviluppare una relazione con il caregiver (di solito la madre), anche la maturazione dei vari organi sembra collaborare all’andamento di tale attività, infatti, il neonato è in grado di vedere meglio oggetti posti a circa 25 cm di distanza, che è più o meno la stessa distanza dagli occhi della madre quando è al seno. (Ammaniti et al., 2004).

sabato 13 aprile 2013

Dieta come astinenza da sostanze: rischio ansia e depressione, necessario sostegno psicologico

Interrompere bruscamente un regime alimentare ipercalorico, che probabilmente ha generato il sovrappeso, può causare sintomi che ricordano l’astinenza da sostanze tipica dei tossicodipendenti. Il circuito neuronale su cui si va ad agire è, infatti, lo stesso. Si rischia inoltre di sviluppare comportamenti di ansia e depressione! Per tale motivo è sconsigliabile intraprendere una dieta senza un adeguato sostegno psicologico.

Com'è il tuo rapporto con il cibo?

Il nostro rapporto con il cibo è influenzato dalle emozioni e dalle abitudini che si acquisiscono nel corso della vita. Gli stati d’animo quotidiani influenzano il nostro modo di alimentarci e i vissuti di tensione, ansia e stress possono contribuire a generare problemi di peso.

Consumo di alcol e aumento di peso

L’alcol, contenuto in varie concentrazioni in un gran numero di bevande, è parte della vita quotidiana nella nostra nazione e il suo uso è diffuso in tutto il mondo; infatti sono in tanti a considerare che un bicchiere di vino di buona qualità completi un buon pasto. Per questo spesso si sottovaluta l'apporto calorico che tali bevande possono fornire alla nostra dieta.

Vigoressia o anoressia reversa

Si tratta una forma di dismorfia muscolare, essenzialmente maschile, che si è sviluppata soprattutto negli ultimi decenni. Viene anche chiamata complesso di Adone in quanto implica l’esercizio fisico compulsivo, diete iperproteiche ed abuso di anabolizzanti, per la vergogna e la convinzione di apparire piccoli.

Vomiting

Il Vomiting o Sindrome da vomito, oggi sempre più diffuso principalmente tra le donne, è stato definito per la prima volta in terapia strategica, come una modalità di “specializzazione tecnologica” di un disturbo alimentare, che nonostante presenti caratteristiche miste dell’Anoressia o della Bulimia, si configura come una patologia a se stante e alla cui base vi è un’ossessione/compulsione basata sul piacere del mangiare e vomitare.

Ortoressia

Benché non sia ancora stata inclusa dal punto di vista nosografico nei manuali diagnostici, sembrerebbe far parte di questi nuovi disagi. Steven Bratman, medico statunitense, in un suo articolo pubblicato nell’Ottobre del 1997 sulla rivista Yoga Journal introdusse per primo questo disturbo in seguito ad una accurata autodiagnosi. Nel 2001 lo stesso Bratman nel suo libro “Health Food Junkies: Orthorexia Nervosa: Overcoming the Obsession With Healthful Eating” descrisse l’eziologia del disturbo, i suoi sintomi ed i criteri per diagnosticarlo. L’Ortoressia (dal greco orthòs orexis: corretto appetito) si origina da una esagerata attenzione per la qualità del cibo;

Nibbling

Il Nibbling si riferisce a quella tipologia di pazienti che hanno la tendenza a spizzicare fuori dai tre classici pasti principali giornalieri, definiti per questa loro caratteristica nibbling. Tali pazienti tendono a smangiucchiare durante la giornata o i loro cibi preferiti, o i loro cibi preferiti che usualmente non si è abituati a mangiare all'interno dei pasti (ad esempio la cioccolata) oppure spizzicano indifferentemente ciò che trovano, anche se in realtà se potessero scegliere lo farebbero sulla base della preferenza.

Drunkoressia

Il termine drunkoressia è stato coniato dai giornalisti del New York Times per indicare un nuovo e pericoloso comportamento alimentare diffusissimo tra le adolescenti: mangiare poco, fino ad arrivare anche a digiunare, per poter assumere ingenti quantità di alcolici. “Drunk” in inglese significa, infatti, “ubriaco”.

Dimagrire senza diete è possibile!

Dimagrire senza fare diete è possibile! Non solo, la bella notizia è che in questo modo il peso viene mantenuto per almeno 7 anni! Al contrario, le ricerche scientifiche su chi svolge regolarmente diete, affermano che, di solito, queste persone entro due anni riprendono tutti i chili perduti!
Quindi per rimanere in forma non è necessario vivere una vita di sacrificio, basta fare un pò attenzione ai grassi che mangiamo,

Exercising

Il soggetto affetto da Exercising, pur alimentandosi in modo equilibrato, ha l’ossessione di bruciare calorie ricorrendo ad un’intensa attività fisica (frequenta la palestra quotidianamente o si sottopone ad estenuanti sedute di cyclette). L’obiettivo è mantenere un peso ideale o leggermente inferiore e di avere un corpo atletico invidiabile.

Night Eating Syndrome: sindrome da alimentazione notturna

La sindrome da alimentazione notturna (Night Eating Syndrome) è un disturbo del comportamento alimentare descritto per la prima volta nel 1955 da Albert Stunkard. La sindrome da alimentazione notturna è una combinazione di un disturbo dell’alimentazione, di un disturbo del sonno e di un disturbo dell’umore.

Binge Eating Disorder

il “Disturbo da Alimentazione Incontrollata”, conosciuto anche come Binge Eating Disorder (BED), è un disturbo del comportamento alimentare che interessa gran parte degli obesi e di cui vengono riconosciute le implicazioni psicologiche. Caratterizzato da abbuffate non accompagnate dalla messa in atto di strategie per compensare l’ingestione di cibo in eccesso.

Disturbo della Nutrizione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza

La caratteristica fondamentale del Disturbo della Nutrizione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza è la persistente incapacità di mangiare adeguatamente, come manifestato dalla significativa incapacità di aumentare di peso o da una significativa perdita di peso durante un periodo di almeno 1 mese. Non vi è una condizione gastrointestinale o un’altra condizione medica generale (per es., reflusso gastroesofageo) abbastanza grave da spiegare l’anomalia della nutrizione. L’anomalia della nutrizione non è neppure meglio attribuibile ad un altro disturbo (per es., Disturbo di Ruminazione) o a mancanza di cibo disponibile. L’esordio del disturbo deve avvenire prima dei 6 anni di età.

Disturbi alimentari: Ruminazione o Mericismo

La caratteristica fondamentale del Disturbo di Ruminazione (o Mericismo) è il ripetuto rigurgito e rimasticamento del cibo dopo il pasto, che si sviluppa in un soggetto in età infantile o in un bambino dopo un periodo di funzionamento normale. Si tratta di un disturbo alimentare solitamente riscontrato in età infantile.

Quando l’alimentazione è apprendimento


Il cibo è fin dalla nascita uno dei principali mediatori della nostra relazione con il mondo, ci introduce alla vita ed è un modo per entrare in contatto con noi stessi e con gli altri. L’atto del nutrirsi è il primo atto di cura e affetto della madre verso il proprio bambino oltre ad essere l’elemento che favorisce lo stabilirsi di una relazione intima e profonda. 

Anoressia: se ami qualcuno dagli peso

L'anoressia nervosa, insieme alla bulimia, è uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Tra i criteri diagnostici che contraddistinguono l'anoressia nervosa ci sono il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione.

Chi porta fuori il proprio cane fa 8 ore di attività fisica a settimana!

Molte persone, anche se iscritte in palestra, finiscono spesso per non andarci, inventandosi alibi di ogni tipo. Con il cane questo non è possibile, la motivazione che ti spinge a muoverti è troppo importante: l’amore che hai per lui!

venerdì 12 aprile 2013

Disturbi alimentari: Pica

La Pica è un disturbo alimentare che può esordire nell’infanzia. La sua caratteristica fondamentale è la persistente ingestione di una o più sostanze non alimentari. Nella maggior parte dei casi, il disturbo sembra durare probabilmente per alcuni mesi e poi va in remissione. Può occasionalmente continuare fino all’adolescenza o, meno frequentemente, all’età adulta.

Disturbi alimentari: anoressia nervosa - criteri diagnostici

Secondo il DSM-IV-TR, i Disturbi dell’Alimentazione sono caratterizzati dalla presenza di grossolane alterazioni del comportamento alimentare. Questa sezione di disturbi comprende due categorie specifiche, l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa. Caratteristico dell’Anoressia Nervosa è il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. 

Mangiare cioccolata fa vincere più premi Nobel?

I ricercatori hanno esaminato il consumo di cioccolata pro capite in 23 paesi del mondo, mettendolo in relazione con il numero di Nobel vinti. Sorprendentemente dal grafico risultante é emersa una relazione diretta, in cui ad ogni aumento di 400 grammi della cioccolata consumata corrisponde un premio Nobel in più ogni dieci milioni di persone.

Disturbi alimentari: bulimia nervosa - criteri diagnostici


Secondo il DSM-IV-TR, i Disturbi dell’Alimentazione sono caratterizzati dalla presenza di grossolane alterazioni del comportamento alimentare. Questa sezione di disturbi comprende due categorie specifiche, l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa. La Bulimia Nervosa è caratterizzata da ricorrenti episodi di “abbuffate” seguiti dall’adozione di mezzi inappropriati per controllare il peso, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi, diuretici o altri farmaci; il digiuno o l’attività fisica praticata in maniera eccessiva.

Adolescenti sempre più pigri - rischio obesità

L’indagine sulle “abitudini e gli stili di vita degli adolescenti” condotta dalla SIP (Società Italiana di Pediatria) riporta dati allarmanti. Emerge una fotografia di una generazione seduta davanti alla tv o a chattare davanti al computer. Oltre il 60% degli adolescenti trascorre tra le 10 e le 11 ore quotidiane tra la sedia in classe e la poltrona di casa.

10 consigli per una sana alimentazione estiva

Il decalogo 'E...state ok con la nutrizione' propone 10 preziosi consigli per un’alimentazione corretta e sicura nel periodo estivo che è generalmente accompagnato da maggior tempo libero, con abitudini alimentari diverse rispetto al resto dell’anno: maggior numero di pasti fuori casa, scarsa attenzione agli apporti nutrizionali. Cibi e bevande di indubbia attrazione gustativa sono spesso ricchi di calorie ma poveri di nutrienti. Assumere nutrienti in modo non consapevole può comportare un incremento di obesità, ipertensione e diabete.

E tu mangi per fame o per stress?

Al giorno d’oggi i ritmi di vita sono diventati sempre più frenetici molti di noi svolgono più di un lavoro per arrivare a fine mese, altri cercano costantemente lavoro ottenendo spesso grandi delusioni piuttosto che soddisfazioni.